Berlin Rom Express 2024 @ Villa Massimo, Roma (13 settembre 2023) – Video e racconto della serata

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Non c’è settembre a Roma senza le epiche kermesse di musica elettronica che si tengono presso l’Accademia tedesca di Villa Massimo. Una felice consuetudine che si perpetua ormai da più di dieci anni. Anche quest’anno l’evento era a ingresso rigorosamente gratuito, previa registrazione sul sito. A garanzia della risposta di pubblico sempre più partecipe il tutto esaurito si è verificato solo dopo una manciata di minuti, che dico, di secondi dall’apertura delle registrazioni. Anche questo fenomeno ormai è parte integrante di una tradizione consolidata.

Iniziativa, come sempre voluta e ben organizzata da Julia Draganovic direttrice dell’Accademia tedesca di Villa Massimo, insieme ai curatori Andrè Jurgens e Carsten Nicolai, alias Alva Noto. Con il fondamentale contributo a supporto dell’event manager Agnese Picari insieme all’ufficio stampa di Villa Massimo diretto da Allegra Giorgolo.

La serata si apre con Hanne Lippard da Berlino, già borsista dell’Accademia, artista della parola la cui performance gioca mirabilmente ad alternare assonanze e fonemi con diversi gradi di intensità. Parole espresse in lingua inglese a cadenza apparentemente ripetitiva che vedono trasformarsi mano a mano in altri linguaggi dal significato sempre mutevole. Applausi. L’attenzione del pubblico è catturata fin da subito. Così a freddo. E senza mai l’aiuto della musica. Non era facile.

E’ la volta poi di Szary, componente del noto duo elettronico berlinese dei Modeselektor. La sua proposta live è caratterizzata da un tipo di ambient originale dai toni comunque sempre decisi e ondeggianti. L’interplay tra i vari synth modulari a sua disposizione rende tutto più vivo e fluido. Le timbriche si trasformano in un continuum spazio temporale. La performance va a completarsi con innesti ritmici mai banali e via via sempre più marcati e scuri. L’ottima qualità dell’amplificazione dislocata favorisce il giro del suono sul pubblico che inizia a muoversi, anche su cadenze di pattern non propriamente immediati.
Applausi. Anche per l’approccio non scontato al ballo.

Le visuals realtime di Markus Heckmann puntellano in modo sempre originale forme d’onda e varie sonorità, lungo tutto il corso della serata.

E si passa così al djset di Ziùr, eclettico dj berlinese che ha al suo attivo incisioni anche per la label Planet Mu. Difficile ascoltare oggi un djset così denso di contaminazioni e influenze diverse. Voci che emergono e si alternano in più lingue, dal brasiliano al colombiano, cileno o sudamericano, che si contrappuntano su ritmiche mai dritte o banali. E comunque sempre coinvolgenti, con sorprendenti commistioni  che vanno dal reggaton all’industrial breakbeat techno più radicale. Qualcosa di assolutamente interessante quanto indefinito. Con Ziùr si ha la netta percezione che le zone di confine a cui siamo abituati, si stiano spostando. Gioco e sperimentazione tornano a camminare felicemente a braccetto. Ridendo e ballando senza accorgercene ci ritroviamo tutti come d’incanto nel post Hyperpop. Post Techno. Post tutto.
Il pubblico è felicemente stordito, quanto inebriato da tanta furia giocosa. Tutto può trasformarsi in tutt’altro, non importa cosa. L’importante è stare bene. E tutti stanno bene. Felici di chiedersi (come anche anche di non chiedersi), quanti o quali generi abbia anche solo lambito il prode Ziùr. Domande che al momento non trovano risposta. O almeno non ne hanno una univoca.

Si chiude quindi in bellezza con Alva Noto. Il suo djset Techno manda in visibilio tutti. Si nota lontano un miglio che si diverte come un bambino a suonare, non meno di Ziur che l’ha preceduto.
Alla fine tutti sono felici, come in una grande festa popolare percepita come  patrimonio di tutti. Dove ognuno spontaneamente elargisce a suo modo un contributo significativo per la riuscita dell’evento.
Per Alva Noto suonare è come giocare, ne consegue che giocare è suonare, in un continuo rimpallo di energie in piena reciprocità tra lui ed il pubblico.
Divertirsi è Divertire. Play = Play. E così sia. A way of life.

Faccio fatica a trovare qualcosa che abbia più senso di questo.

Gran finale con tutti gli artisti insieme in una jam session di psichedelia elettronica. Via libera quindi all’improvvisazione, quella intesa come ricerca e modellamento di un suono comune e mai al servizio del proprio ego. Da manuale.

Una delle migliori rassegne “Berlin Rom Express” di sempre.

Edizione “2024” sicuramente da ricordare a tempo indeterminato.

(H501L)

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