Prosegue il tradizionale appuntamento di fine estate presso la bella e suggestiva Deutsche Akademie di Villa Massimo in Roma con gli happening di musica elettronica curati da Alva Noto e la sua principale etichetta (Raster Noton ieri, oggi Noton). Evento come sempre gratuito, con ingresso solo su registrazione. Successo dell’iniziativa testimoniato anche dal sold out, quest’anno raggiunto addirittura durante i primi 2 minuti in cui era possibile registrarsi per poter assistere alla serata. Fondamentale anche il ruolo dell’ufficio stampa diretto dall’impeccabile Allegra Giorgolo.
Lineup: anche quest’anno di tutto riguardo.
Il primo a scaldare l’ambiente è CoH (aka Ivan Pavlov), già presente in una precedente kermesse a Villa Massimo nel 2016, che innesta fin da subito un feeling con il pubblico appena arrivato con raffinate suggestioni abstract e glitch, non prive di qualche rimando melodico.
A seguire Stefan Goldmann, già borsista dell’Accademia come Alva Noto, che mantiene alta l’attenzione del pubblico con la sua proposta di musica elettronica rigorosa e articolata in diverse direzioni tendenti alla post-techno. Tra la danza e un’immaginaria colonna sonora per film di fantascienza distopica.
E’ il momento quindi del djset che riporta tutto nella comfort zone della cassa dritta a oltranza, tutta potenza senza fronzoli. Ci pensa la giovane Sedef Adasi, dj di origine turco-albanese, a far muovere il pubblico con una selezione di brani, che sembra arrivare da un percorso house-garage-techno degli anni’90. Non abbiamo ancora chiaro se il tutto faccia parte di un discorso di recupero / nostalgia oppure se fosse da annoverare tra le proposte di un’esponente della nuova generazione per le generazioni di adesso. In fondo parliamo di un tipo di musica che oggi avrà quasi trent’anni o giù di lì. Ma poco importa. In epoca post lockdown la voglia di ballare è così tanta da far sembrare queste chiacchiere quisquilie.
Si chiude quindi in bellezza con Alva Noto. La sua performance è praticamente la summa di tutti gli stili ascoltati prima di lui nella serata. La sintesi tra house-techno di repertorio e l’avanguardia più spinta per il dancefloor. Un solco di storia lungo trent’anni e probabilmente destinato a restare per altri decenni ancora. Un momento di ricreazione, misto tra il djset creativo con la scomposizione giocosa di brani che fecero epoca nel panorama techno underground degli anni ’90 – tra cui abbiamo riconosciuto “House of God” di D.H.S. Luca Cucchetti, “Plastic Dream” di Jaydee, “From disco to disco” etc.. – ed i suoi nuovi suoni riorganizzati dal vivo secondo il flusso del momento. Insomma un contributo niente male per la rave culture.
Alva Noto è un artista poliedrico che riesce sempre a dare quel qualcosa in più. Diverte perchè si diverte come un matto a suonare la musica che ama. Forse la cifra del rigore filologico e stilistico di cui è famoso sta tutta qua. E ti pare niente?
10-100-1000 BERLIN-ROM EXPRESS a Villa Massimo!
(H501L)
Il nostro video della serata, solo musica e vibrazioni live on stage
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