Abbiamo sempre diffidato da chi in ogni epoca dice che la musica bella è stata già fatta e che in giro non c’è più niente di interessante. Un ragionamento ideologicamente conservatore a cui capita spesso di imbattersi anche trasversalmente, compresi coloro a cui piace raccontarsi come ricettivi verso nuove sonorità e stimoli musicali. Naturalmente ognuno ha i suoi gusti ma spesso questi meccanismi avvengono proprio dal momento in cui viene a mancare la curiosità, ed anche il gusto di voler scoprire qualcosa di differente rispetto al panorama corrente, alternativo e non.
Di recente mi sono imbattuto in un prodotto che mi ha letteralmente colpito per la luccicanza, la qualità, la cura dei particolari, dei suoni, dei fraseggi musicali espressivi che mi hanno ricordato un certo tipo di musica elettronica evocativa oggi difficile da trovare. Rimandi di alta scuola, tra la psichedelia elettronica (tipo FSOL dal periodo di “Cascade” in poi) con un certo modo di incedere il racconto musicale con un gusto trasversale e cinematico in senso moderno. Musica con un suo piglio sicuro e originale che lascia intravedere immaginifici scenari. Landscapes in Soundscapes come non se ne sentono più da tempo ad alto tasso di intensità.
E gli scenari va detto che sono nuovi anche nel metodo di produzione. La label si chiama “Suoni incisi” e fin qui potrebbe sembrare tutto normale. O quasi. Ogni porta dell’immaginazione in realtà resta sempre aperta anche perchè non viene mai citato alcun nome d’arte o reale, su chi si possa celare dietro questo affascinante progetto. Ma occhio perchè non è la solita white label senza note di copertina. Anzi, il packaging del vinile stavolta è esteticamente molto ben curato e confezionato, ed è l’unico supporto realmente disponibile per poter ascoltare la loro musica. Quindi andando sul loro sito scarno ed essenziale nelle informazioni troviamo il senso filosofico ultimo di questa esperienza discografica. Un pò il loro manifesto di intenti. Lo riportiamo per intero perchè merita:
“ [Suoni Incisi, ndr..] nasce in Italia nel 2020 dal desiderio di realizzare uno Spazio dedicato a chi vuole e riesce a trasmettere emozioni senza compromessi.
Emozioni espresse tramite la creazione di brani musicali, sviluppando un concetto artistico/culturale delineato da anni di continua Ricerca e studio tra varie sonorità.
Fusioni e sperimentazioni tra diversi generi musicali mantenendo sempre intatto uno stile definito.
Anonimato di tutti gli artisti e collaboratori che la rappresentano è un altro elemento caratteristico, ritenuto fondamentale per valorizzare solamente il lavoro collettivo e il prodotto finale.
Per poter rendere tangibile il prodotto, è stato scelto appositamente il Vinile come supporto fisico, poiché l’unicità del suono analogico è uno degli elementi che la caratterizzano.”
Capito come? Questo il senso reale del progetto. Un percorso rigoroso di ricerca della massima qualità, al riparo da clamori e compromessi del mainstream. Poi se aggiungiamo che la loro musica è accessibile solo su vinile e non tramite le abituali piattaforme di ascolto tipo Spotify e compagnia bella, capiamo tutto il rigore filologico che tiene viva e alta la tensione creativa di questa realtà più unica che rara, tutta squisitamente italiana. Basti pensare che nemmeno sulla loro pagina Bandcamp è possibile ascoltare le loro tracce.
Una sorta di messaggio in bottiglia. Confesso che se non avessi avuto la curiosità di imbattermi nell’ascolto di vinili in vendita tra le novità di un simpatico record shop a Roma (“I want to believe”) non sarei mai giunto a conoscenza di questo interessantissimo esperimento discografico. Mi riprometto di seguire loro eventuali futuri sviluppi in divenire. Tutto il senso della loro proposta musicale è così coraggiosa che pare voglia proporsi anche di superare ogni schema legato all’apparenza e alla notorietà degli artisti performers, insomma le solite logiche da agenzia legate al mondo dei clubbing affermati, dei festival o dei concerti.
Finora Suoni Incisi hanno all’attivo 3 release, definite con i soli numeri di catalogo: “001-001” “001-002” “002-001”. Una meglio dell’altra. Le tracce di ogni disco sono nominate semplicemente come “Side A” e Side B”.
Nel mio piccolo rilancio lo stesso messaggio in bottiglia dalle pagine di questo sito fatto da appassionati di musica per altri appassionati di Musica. Machina e non.
[H501L voto: 10]
PS: questo video non è stato pubblicato da Suoni Incisi ed è al momento l’unico modo per poter accedere all’ascolto di un intero brano del loro repertorio al di fuori del vinile.